Una società che svolge attività di vendita al dettaglio tramite incaricati “porta a porta” e che ha una struttura composta da varie filiali commerciali, distribuite su tutto il territorio nazionale, ognuna delle quali si avvale di più venditori impegnati nelle vendite a domicilio nella zona assegnata, ha presentato una istanza di interpello per verificare se le vendite che vengono certificate attraverso un terminale (computer portatile e pos) che ogni venditore utilizza per l’emissione della fattura e per l’incasso della moneta elettronica possono rientrare nel sistema di certificazione tramite corrispettivi telematici.
Ai sensi del provvedimento n. 182017 del 28 ottobre 2016, l’Agenzia delle entrate chiarisce che è possibile qualificare l’organizzazione rappresentata come una struttura con più punti cassa (terminali) per singoli punti vendita (filiali).
La circostanza che i diversi punti cassa non siano collocati all’interno del singolo punto vendita non costituisce motivo ostativo, atteso che il sistema descritto garantisce la sicurezza e l’inalterabilità dei dati trasmessi dai terminali al server-Rt collegato ai vari punti cassa, collocato all’interno di ciascun punto vendita e l’effettuazione di efficaci operazioni di controllo da parte delle autorità preposte.
(Agenzia delle entrate, risposta ad interpello n. 53, 25/10/2018)
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